UN SEGNO DI SALUTE

Recentemente mosso da curiosità, ho consultato sul sito dell'Associazione Nazionale DLF i dati 2013 del tesseramento dei 110 Dopolavoro Territoriali. Ogni DLF è segnalato per numero di aderenti nella categoria di soci ed è riportato anche il totale complessivo.

Il DLF di Rimini registra, nelle tre categorie in cui sono suddivisi i soci, i seguenti numeri:
565 Ferrovieri in servizio;
917 Pensionati FS;
789 Frequentatori;
per un totale complessivo di 2.271.

Se raffronto si vuole fare fra il nostro DLF e gli altri, traspare evidente che per numero di soci il nostro rientra nella fascia alta, dove si è superati solo dai DLF sedi di grandi impianti e nodi ferroviari, anche se nonostante questa prerogativa alcuni di questi ci sono inferiori per numero.

Ma il dato più sorprendente lo si rileva nei soci pensionati FS dove a livello nazionale si è superati solo da due DLF, sedi Compartimentali Meridionali: Bari e Palermo. Sarebbe invece un primato assoluto se si considerasse il rapporto fra pensionati FS presenti nelle varie circoscrizioni territoriali e iscritti al DLF.

Un altro aspetto che emerge da questa analisi è che Rimini, con poche altre eccezioni fra i medio piccoli DLF, ha conservato la sua natura di CRAL prevalentemente aziendale in quanto i soci effettivi (ferrovieri ed ex) sono nettamente superiori, quasi il doppio, dei soci generici (frequentatori).

Infine un altro elemento confortante, sempre sul tesseramento, è che negli ultimi anni siamo annoverati fra i pochi DLF che non perdono iscritti, risultando una sorta di mosca bianca nel panorama generale. Indice anche di efficienza della nostra associazione, in grado di fornire tramite le sue strutture e l'organizzazione, una vasta gamma di servizi a favore dei soci. E questo, nonostante la penuria delle risorse disponibili.

Giovanni Vannini