CIAO BEL BIMBO

Il socio Vinicio Vergoni, classe 1926, ripercorre con la memoria i suoi primi approcci amorosi soffermandosi su un rapporto di amichevole frequentazione, nonostante la fidanzatina, sempre più confidenziale con una vicina di casa, la procace signora Miranda, moglie di un marittimo.

Dalle otto e mezza si mise su un gradino di casa con le spalle appoggiate al portone. Aveva così una doppia visione, la finestra al piano superiore dove spesso si affacciava Mary-Anne e il portoncino della Miranda al di là del crocicchio. Presto arrivarono le comari con gli anziani portandosi dietro le sedie. Facevano circolo sul marciapiede e cianciavano di cose che a lui non interessavano inserendovi anche asserzioni filosofiche, pronte a denigrare ogni piccola cosa che ad altri poteva accadere.

Lui era escluso, troppo giovane. Qualche volta di fatti meschini, che lui già conosceva, ne parlavano sottovoce come fosse stato l'assalto alla Cassa di Risparmio o avessero ucciso il podestà. Lui stava in ascolto, voleva udire la voce di Mary-Anne che a volte parlava forte vicino alla finestra per farsi sentire, ma rimase deluso.

Gli si gonfiò il respiro quando vide sul portoncino la Miranda liquidare un'amica e fare un cenno verso di lui. Nessuno si era accorto, ma lui per sicurezza scese dal gradino e con fare noncurante la prese alla larga tanto che quando arrivò al portone nessuno guardava da quella parte. Si guardò in giro, la porta era socchiusa ma bussò egualmente due colpi brevi e leggeri. Vieni vieni, entra, stavo facendo la doccia e lui pensò che a casa sua aveva solo il water e un piccolo lavandino.

La Miranda arrivò con un asciugamano rosso che le raccoglieva i capelli e un accappatoio bianco che mostrava abbastanza. Quando Miranda si distese sul divano l'accappatoio le si aprì quel tanto che mise in mostra i suoi seni larghi, leggermente abbondanti con due capezzoli irti, quasi scolpiti sul largo rosone. Annichilito, con il respiro in affanno lui si girò di botto verso il portone udendo le sue ultime parole: anche questa doveva capitarmi. Scappò e in un balzo fu a casa. Cercò di evitarla e per un certo tempo lei scomparve e anche lui con la famiglia andò ad abitare lontano Mi trai.

La rivide dopo la guerra. Fu in un dancing a San Giuliano a Mare, La Capannina. In un intervallo c'era solo il ciarlare sommesso dei clienti. Lui era insieme a un amico e due ragazze. Tutti udirono una fragorosa risata. Nessuno ci fece caso più di tanto, lui abbassando il capo stette sopra pensiero per un momento, poi chiedendo scusa agli amici, si alzò e cominciò a girare attorno alla pista.

La vide al lato opposto con due ragazze e due eleganti signori, le parve più rotonda e molto imbellettata, aveva due lunghe collane spesse che le arrivavano al ventre. La vide sorpresa. Lui non era più il bel bimbo, ma un giovane elegante, calzoni bianchi di lino, camicia aperta e pullover azzurro senza maniche. La guardò un attimo e le disse ciao, lei dopo qualche secondo lo salutò con un cenno delle dita della mano senza alzare il polso dal tavolo.

Vinicio Vergoni