L'impegno fondamentale nella vita dei cittadini del nostro pianeta è il lavoro. Qualcuno se lo è accuratamente scelto, qualche altro ha preso il lavoro che gli è capitato. E tutti si impegnano nella loro attività perché, a parte pochi fortunati, se non si lavora non si mangia e se non si mangia sul pianeta terra non si vive.
Una classificazione dei tipi di lavoro è assai difficile. Ci sono quelli manuali e quelli intellettuali ma, per esempio, il lavoro artistico è sia l'uno che l'altro. Il pittore, lo scultore debbono impegnare nella loro attività la mente, la mano e spesso il cuore perché senza questo è difficile dare forma e vita a un'opera d'arte significativa.
Ogni tipo di lavoro per l'impegno che richiede è considerato una schiavitù ma è proprio in quella schiavitù che l'essere umano realizza se stesso e si rende utile agli altri con i servizi che rende. Come sarebbe possibile mangiare della buona frutta se non ci fossero i contadini? Viaggiare e conoscere il mondo se non ci fossero i ferrovieri e gli aviatori? Leggere un libro se non ci fossero gli scrittori? Perché il lavoro è utile e necessario per chi lo fa, ma anche per chi lo utilizza.
Nella società umana il rapporto di collaborazione è la forma di solidarietà più utile e necessaria. Ed ecco che la schiavitù del lavoro diventa la nobiltà in cui ognuno di noi è riconoscibile. È giusto quindi esserne orgogliosi, impegniamoci a perfezionarlo e ad arricchirlo, dunque, anche se molto impegnativo e faticoso.
Luigi Ganzaroli