SULLE TRACCE DEL TOUR

In luglio mentre si stava svolgendo La Grande Boucle, come la chiamano i francesi, sei nostri soci si sono aggregati al gruppo Il Tandem di Santarcangelo e, muniti di grande grinta e spirito battagliero, sono partiti alla volta dell'Alta Val Moriana.

Ritrovo il 18 luglio presso l'ingresso di Rimini nord. Quindi con i tre mezzi a disposizione, uno per le biciclette e gli altri due per atleti e alcuni accompagnatori, è iniziata l'avventura via Piacenza-Torino, traforo del Frejus, giungendo nel primo pomeriggio a Saint Michelle de Maurienne, base di soggiorno e partenza per le scalate dei giorni seguenti.

La mattina, dopo un'abbondante colazione e la messa a punto delle biciclette, si è partiti per La Croix de Fer, una delle mitiche salite del Tour. Una trentina di chilometri per arrivare all'inizio della salita, quindi i nostri baldi atleti hanno iniziato la scalata che si è rivelata da subito difficile e, vuoi per le pendenze ma soprattutto per il caldo quasi insopportabile, il gruppo dei tredici scalatori si è frazionato in piccoli gruppetti, cercando di mantenere un'andatura costante e redditizia.

La fatica e un'umidità micidiale, unita all'alta temperatura, facevano sì che dopo neanche metà ascesa i nostri scalatori fossero già alla ricerca disperata di acqua, trovata poi lungo la strada da una piccola sorgente. L'arrivo al passo, dopo circa tre ore, li ha ricompattati.

Dopo le foto di rito, e un necessario ristoro al rifugio, è iniziata la lunga discesa terminata a Saint Jean. Mentre una parte è ritornata all'albergo distante ancora 30 km, un gruppo di eroi, nonostante il caldo soffocante dei 40 gradi, ha proseguito per il Col de la Madeleine, altra salita di 19 km. Dopo 7 - 8 km alcuni hanno preferito desistere, mentre cinque intrepidi sono riusciti nell'impresa.

Il giorno dopo altra mitica salita: Alpe d'Huez (più famosa che dura), qui come base il Lauteret, subito 35 km in leggera discesa lungo la vallata De la Romanche fino al paese di Le Bourg d'Oisans, poi inizia la scalata con una pendenza media del 7,7% e massima del 13%, anche qui arrivo alla spicciolata.

Dopo essersi riuniti e scattato la solita foto, subito la discesa nella vallata per poi risalire al passo del Col du Sarenne; ripartenza in picchiata nella valle Du Ferrand per poi risalire al Lauteret dove una parte della comitiva attendeva gli irriducibili, con un buon piatto di pasta e dell'ottimo sangiovese.

Il terzo giorno: scalata al Col du Telegraph, discesa su Valloire e infine il mitico Galibier. Qui purtroppo sono sorti alcuni problemi dato che nella nottata aveva piovuto facendo precipitare le temperature. Nonostante questo il primo colle è stato scalato dal gruppo intero, poi il freddo sulla salita del Galibier ha fatto desistere la maggior parte, mentre quattro irriducibili (Sarti C., Righini G., Vanni Pl., Evangelisti T.), incuranti delle basse temperature, hanno portato a termine anche questa scalata.

Chi scrive era sul posto e avendo provato una parte della suddetta salita e le basse temperature, non può che dire bravi! Infine l'allegro ritorno, con la sosta per un buon piatto di pasta con gli immancabili commenti di scherno tra i ciclisti e le conseguenti risate. All'arrivo a casa i saluti di commiato, con la promessa di organizzare altre uscite di gruppo.

Lucio Brughiera