NON PERDERE LA FIDUCIA

Lo scorso numero del Notiziario ha riportato l'elenco degli immobili acquistati dalla Sede Centrale DLF, dal 2005 fino al mese di maggio di quest'anno. Si tratta per l'esattezza di 49 aree immobiliari DLF, già di proprietà della Società FS, sparse per il Paese, nessuna però in Emilia Romagna. Un'operazione che ha richiesto un impegno finanziario notevole, con un esborso complessivo ammontante a 46,19 milioni di euro.

Un risultato di cui andare fieri perché ha consentito di mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare di tanti DLF, foriero di ulteriori acquisizioni, obiettivo che rientra nei piani della Sede Centrale. La determinazione però di questi tempi non basta. La fase congiunturale che il Paese attraversa non aiuta: le banche hanno ristretto le possibilità di accedere ai mutui e i DLF non sono isole felici.

Specchio di questo stato di crisi è che troppi DLF non sono in grado di onorare gli impegni assunti, come rispettare la puntualità nel pagamento del canone di locazione. È pertanto facile prevedere che il processo per altre acquisizione rallenterà, ma l'essenziale è che non si arresti.

Nondimeno per il nostro DLF è confortante la prospettiva di essere prima o poi compresi, in tutto o in parte, in quella lista dei salvati, speranza che anima la nostra azione, finalizzata a ottenere un bilancio sostenibile e a reperire risorse sufficienti a far fronte al pagamento dell'oneroso canone d'affitto, oltre alla gestione delle attività che per Statuto si è chiamati a svolgere, che assilla e angustia per le innumerevoli, crescenti, problematiche che presentano.

In tale contesto un fattore destabilizzante che in questi anni ha pesato negativamente, penalizzandoci sul piano economico, è stato il poter offrire ai sub conduttori di strutture DLF solo contratti d'affitto limitati all'anno 2014. Questo perché la Società FS, per quel che riguarda il dopo, non ha ancora scoperto le sue carte.

Giovanni Vannini