PERSONE NORMALI

Ogni persona, mi disse una volta uno psicologo, è paragonabile a un palloncino che se gonfiato eccessivamente, finisce per scoppiare. Il fatto è che quando sarebbe necessario smettere di soffiare nei palloncini, pochi se ne rendono conto. Sempre meno persone capiscono quando occorrerebbe fermarsi. Non lo si fa con se stessi e tanto meno con gli altri, anche perché nessuno ha voglia di gettare sul famigliare, sul parente, sul vicino di casa o sul semplice conoscente, uno sguardo poco più che superficiale: un po' per pigrizia, un po' per paura di offendere la sua suscettibilità, un po' perché, fondamentalmente, non sono fatti nostri.

Così come nessuno, di solito, ha voglia di riconoscere i comportamenti a rischio, come il fatto che alzare spesso e un po' troppo il gomito può essere il primo passo verso l'alcolismo (cosa vuoi che siano un paio di birre in compagnia?) o che certe reazioni improvvise siano sintomo di un'aggressività latente, pronta poi a manifestarsi in modo incontrollato (è solo un po' stanco, basta lasciarlo nel suo brodo per un attimo, poi passa...). La regola generale, infatti, è che tutto deve essere considerato normale e tollerabile fino a quando non esplode o non dà scandalo. E a quel punto, cavarsela con un po' di incredulità e con la frase strano, sembrava una persona così a modo.

Duilio Ganzaroli