FASE DI SVOLTA

Novità decisive per l'avvenire della nostra Associazione bussano alla porta. La lunga situazione di stallo relativa alla destinazione delle aree DLF si sta sbloccando. È infatti stato proposto al DLF un contratto di locazione di sei anni, rinnovabile alla scadenza. Una proposta che ricalca molto nei termini quella d'affitto precedente, con l'aggravio dell'imposizione, a garanzia, di una corposa fideiussione, con la caratteristica del permanere di clausole vessatorie in deroga al codice civile, fra le quali la più onerosa è la messa in carico al conduttore della manutenzione straordinaria.

Venendo all'impostazione data al canone d'affitto - quello precedente per gli immobili dati in consegna veniva calcolato in misura forfetaria - ora invece avviene per frazionamento in base al valore presunto di ogni unità immobiliare. Un sistema di valutazione che penalizza moltissimo. Tanto che a conti fatti, rispetto a quello che si è pagato fino a ora, sempre ipotizzando che il valore immobiliare attribuito alle nostre aree rientri in una posizione media, si avrebbe un aumento del canone di oltre un terzo.

Un alone d'incertezza che deriva anche da altri fattori ancora da definire quali: il valore base assegnato che terrà conto della distinzione fra fabbricati e terreni, l'utilizzo che ne viene fatto, attività istituzionali o commerciali e fra quelli per i quali si percepiscono introiti o meno. Un bel guazzabuglio ancora da sbrogliare. L'auspicio è, ammesso che i margini di trattativa lo consentano, di chiudere la partita al meglio. La trattativa è avviata ed entro il mese di novembre si dovrebbe conoscere quale sarà la nostra sorte.

Per come si prospetta la situazione non sono da escludere scelte che potranno comportare anche rinunce dolorose. In questo quadro, per abbassare l'importo del canone, è quasi certa ad esempio la restituzione di tutte le aree verdi che fanno corona allo scalo ferroviario. Vi sono poi alcune strutture che difficilmente potranno essere mantenute, ma al momento, come si dice: non mettiamo il carro davanti ai buoi, almeno fino a quando la trattativa non sarà conclusa. In tale contesto è certo che il DLF farà di tutto per mantenere almeno le strutture più significative, per la sua storia, per la sua sopravvivenza, per la città.

Ultim'ora: La situazione non si è evoluta. Dalla Sede Centrale ci è stato comunicato che la trattativa per questione patrimoniale del DLF di Rimini è stata per il momento stralciata e rinviata a data da destinarsi. La motivazione addotta per la sospensiva è che per il momento l'Associazione Nazionale DLF deve portare a compimento la trattativa con gli altri DLF che nella stragrande maggioranza ricadono sotto la giurisdizione di RFI S.p.A., poi passerà ad analoga trattativa con quei pochi altri che ricadono invece sotto la giurisdizione di Sistemi Urbani S.p.A., società che dispone anche per il nostro DLF.

Giovanni Vannini