QUANDO SI DICE ROMPERE LE UOVA

Il socio Benito Colonna (Toni), classe 1936, già macchinista negli anni settanta al Deposito di Torino Smistamento, ricorda uno scherzo che venne orchestrato ai danni di un Capo Deposito.

Al piazzale dei diesel e del vapore, a comandare i vari manovali, in quel periodo c'era un caposquadra, un astigiano, che si chiamava Spiotta, un figlio di una buona donna che una ne faceva e cento ne studiava.

Il capo deposito titolare, un foggiano, era stato trasferito senza la famiglia a Torino per potere accedere alla nomina superiore prima di andare in pensione. Abitava da solo al dormitorio. Si era portato appresso un manovale tirapiedi dal suo stesso paese.

Sempre nell'ambito del piazzale, il tirapiedi gli aveva costruito un pollaio dove alloggiavano due galline. Ogni mattina i due paesani si recavano al pollaio e il manovale, tutto ossequioso, prelevava due uova e le porgeva al suo capo dicendo: - come sono brave queste galline, io le tratto bene e loro fanno le uova per il capo. Ogni mattina era la stessa storia.

Una notte il capo squadra Spiotta, d'accordo con i subalterni, gli volle fare uno scherzo: comperò due uova che sostituì a quelle del pollaio. Alla mattina, quando il tirapiedi raccolte le uova le porse al capo, questi indignato e alterato urlò: - Ma cos'è questo scherzo!? Il poveraccio non si rendeva conto di cosa fosse successo, se ne accorse quando, irritato, il capo gli fece notare la scritta sulle uova: Made in Holland.

Benito Colonna