NOTIZIE IN BREVE
- Sul n. 642 del 28 luglio 2010 del periodico riminese Chiamami Città il giornalista Giampaolo Proni, in un articolo dal titolo Perfino l'afa una volta era diversa scrive:
...quando ero ragazzino (attorno all'inizio degli anni settanta?) e giocavo a baseball, il pomeriggio alle due, con il sole a picco, si andava al campo dei ferrovieri, una desolata landa di polvere (dove oggi c'è il parcheggio), a scaldare i guantoni (come se fossero freddi)...
- Sullo stesso numero appare un altro articolo a firma di Enzo Pirroni dal titolo Il nume di una musa per un Campione completo. scrive:
...così quando il 4 novembre 1931 ebbe luogo l'inaugurazione del campo del Dopolavoro Ferroviario in via Roma e ci fu un incontro di calcio tra le squadre cittadine del Dopolavoro e della Libertas, a vestire la maglia rosso-nera dei Ferrovieri, con il numero 10 stampigliato sulla schiena, c'era il diciassettenne Bianchi Calliope. Il Dopolavoro disputava il Campionato Romagnolo di Terza Divisione insieme alla Renato Serra di Cesena, al Club Atletico di Faenza, al Ravenna Football Club e al Club Baracca di Lugo. Era una squadra di tutto rispetto composta da giocatori per la maggior parte autoctoni. Fa piacere ricordarne la formazione: Casadei, Pantani, Fabbri, Arduini, Zannoni, Betti, Pozzi, Carbonelli, Boari, Bianchi, Compagnoni.
A cura di Giovanni Vannini