Il socio Cupioli Virginio (Tonino), classe 1926, sull'onda dei ricordi d'ante guerra ci descrive un appuntamento che, in linea con i dettami del regime allora imperante, portava periodicamente i giovani delle scuole a esibirsi, in manifestazioni sportive, nello stadio cittadino. Queste e altre memorie il socio le ha raccolte in una pubblicazione privata denominata: "L'albero della scala".
Ogni anno, a primavera, i ragazzi di tutte le scuole, maschi e femmine, in divisa ginnica, calzoncini o sottane nere e magliette bianche con la scritta GIL (Gioventù Italiana del Littorio) si esibivano in massa sul campo dello stadio con esercizi ginnici vari, creando una spettacolare visione d'insieme di una gioventù disciplinata e patriottica. Sul palco le autorità del tempo, in divisa e camicia nera, dirigevano la manifestazione, chiamata saggio ginnico, con ordini secchi, concisi e altisonanti.
Davanti alle tribune sul campo erano approntati gli attrezzi per l'atletica leggera, le parallele, il cavallo con maniglie, la cavallina, la pedana, la sbarra fissa. Un gruppo di atleti praticanti, fra cui l'olimpionico Romeo Neri, si esibiva con arditi volteggi, ricevendo plaudenti ovazioni dai cittadini presenti sugli spalti delle tribune.
Le divise da balilla e la tenuta sportiva non venivano distribuite gratis, erano però obbligatorie. Le famiglie che con molti sacrifici provvedevano a comprarle, si lamentavano in silenzio di doversi sobbarcare di una spesa ritenuta superflua, imposta dal Partito, ma si adeguavano affinché i figli a scuola non fossero messi in difficoltà. Le Autorità di quei tempi esercitavano metodi coercitivi.
Virginio Cupioli