QUELLA PARTITA A INNSBRUCK

Questa volta voglio raccontare di quando siamo stati invitati dai colleghi ferrovieri di Innsbruck a trascorrere un week-end nella bella cittadina austriaca e giocare contro la loro squadra locale.

Si parte in treno una bella mattina di fine settembre 1996 armati di borse, maglie, scarpe da calcio e tanta voglia di ridere. Il viaggio è lungo ma trascorre bene tra una partita a carte e discussioni di calcio. La nostra comitiva, guidata da Paolo Solaroli e con la guida tecnica di Borghini Roberto, all'arrivo viene accolta dagli amici di Innsbruck i quali ci accompagnano all'albergo e ci danno appuntamento la sera per trascorrerla in loro compagnia.

Erano le prime volte che Sergio Quadrelli giocava nella nostra squadra e noi veterani, già in treno, avevamo formato le coppie con la suddivisione delle camere, lasciando volutamente a Sergio la condivisione della stanza con Solaroli, noto russatore notturno, tanto da far tremare i vetri.

La serata trascorre allegramente tra una birra e una gara di freccette, ospiti degli amici austriaci. Il mattino successivo ci troviamo alle 8.00 per fare colazione, siamo tutti un po' assonnati e non proprio ben riposati, visto il viaggio e la serata appena trascorsa, ma ecco che tra lo stupore generale si presenta Sergio tutto sudato, in tuta e scarpe da tennis che dice: porca miseria adesso ho capito perché mi avete lasciato in camera con Solaroli, russava talmente forte che non ho chiuso occhio tutta la notte e per sbollire la rabbia è dalle 5 di mattina che corro per le strade di Innsbruck.

Scoppia una risata generale, era il giusto battesimo a cui è dovuto sottostare il buon Sergio che da allora non ha più smesso di correre dietro a un pallone. Naturalmente quel giorno c'era da disputare la partita che, per la cronaca, abbiamo vinto 4 a 1 grazie alla bella prestazione di Ennio Molinari, il regista del nostro centrocampo, e Aldo Baroni, la punta di diamante.

Il giorno successivo si parte per Monaco, è tempo di Oktoberfest, non possiamo mancare alla festa della birra più importante del mondo e noi, anche se per un solo giorno, ce la siamo proprio goduta tutta. Il terzo giorno si torna a casa, salutiamo e ringraziamo gli amici che ci hanno ospitato, e trattato benissimo, ricambiamo l'invito nella speranza di rivederci questa volta a Rimini.

Stefano Ceccarini

 Nella foto Sergio Quadrelli.