Il socio Virginio Cupioli, classe 1926, scavando nei suoi ricordi, ci descrive la scuola elementare dei suoi tempi. Frequentò la centrale scuola Tonini. Una educazione severa dove da parte del suo maestro non si lesinava, per ottenere dagli alunni attenzione e disciplina, il ricorso a punizioni corporali, dirette però, a senso unico, verso quelli provenienti dalle classi sociali meno abbienti.
Alle scuole Tonini gli insegnanti erano tutti uomini e l'intera scuola era riservata ai soli maschi. I ragazzi erano terrorizzati dal maestro, un insegnante professionalmente molto bravo, le spiegazioni erano chiare e tutti capivano, però era manesco e parziale. Aveva l'abitudine di stringere la pelle dei ragazzi sotto il mento e girarla da ogni parte, lo faceva spesso a molti per ogni piccola cosa, ma mai ai suoi beniamini: il figlio del direttore didattico, il figlio del capo ufficio tecnico del Comune e altri tre o quattro figli di borghesi che teneva nei primi banchi, che rappresentavano la crema del ceto medio di Rimini.
Era fascista, molto spesso in divisa della quale si compiaceva. Con la scuola, insieme ad altre classi, accompagnò la sua al cinema Fulgor ad assistere alla proiezione del film Sùss l'ebreo, che tutti i ragazzi non capirono.
Durante la guerra, sfollato, subì la vendetta di un alunno cresciuto, che aveva maltrattato durante la scuola.
Virginio Cupioli