Per il nostro DLF la questione patrimoniale è al momento irrisolta. La sua favorevole soluzione rimane di fondamentale importanza per i destini dell'Associazione.
Punto fermo è che gli immobili d'insediamento del DLF di Rimini non rientrano, come invece è avvenuto per la stragrande maggioranza degli altri DLF, nel piano d'acquisto già portato in parte a compimento fra la società FS e l'Associazione Nazionale DLF. Acquisti effettuati con la collaudata formula della sottoscrizione di mutui che sono girati, per il pagamento, a ogni singolo DLF acquisito.
Al momento gli immobili in affidamento al DLF di Rimini sono ripartiti come proprietà a tre diverse società del gruppo FS: FS Sistemi Urbani, FS Cento Stazioni e FS Rete Ferroviaria Italiana.
Sistemi Urbani, a cui fanno capo le aree DLF a Rimini, le ha dichiarate oggetto di progetti di valorizzazione. Questa valorizzazione va più esplicitamente intesa come trattativa di vendita in corso ormai da tempo con il nostro Comune, intenzionato all'acquisto. Operazione che si dovrebbe concludere, nel bene o nel male, nel corso del corrente anno: ultimo utile per una amministrazione comunale a fine mandato.
Senza azzardare previsioni, si è pertanto in attesa delle evoluzioni degli eventi, mentre il canone di locazione è per ora rimasto congelato ai valori dell'anno 2008.
Per quel che riguarda invece Cento Stazioni S.p.A., che dispone del bar DLF presso la stazione di Rimini, l'accordo sull'importo del nuovo canone di locazione, salvo sorprese dell'ultima ora, è dato per certo.
Altra storia invece è il rapporto con RFI S.p.A. per il circolo del DLF di Cesena, che fa capo al nostro DLF. Nonostante la trattativa sia ancora aperta, le posizioni sono molto distanti, in quanto il canone d'affitto richiesto è una cifra abnorme rispetto all'affitto attualmente percepito.
Giovanni Vannini