NELL'ERA DELLE BADANTI

Badante. La parola comparsa pochi anni fa, forse quattro o cinque, nell'orizzonte linguistico ha conquistato, rapidamente, un posto di rilievo e non solo nella parlata quotidiana, per sua natura più aperta al rinnovamento. Ma ha finito per essere, come si dice, sdoganata nel linguaggio ufficiale e colto. Persino i puristi, che avevano arricciato il naso di fronte a questo participio presente promosso a sostantivo, dovevano poi arrendersi all'evidenza. Imposta dai fatti.

Se badante appartiene, ormai, al novero dei vocaboli d'uso comune è perché definisce una funzione sempre più pratica e necessaria. Chi la svolge rappresenta una figura professionale nuova, e figlia dei tempi. Di cui ha crescente bisogno. Lo confermano le rubriche dei piccoli annunci per offerte d'impiego dove, appunto, accanto ai posti di lavoro per tecnici, informatici, ingegneri, figurano proprio loro: le badanti.

E per trovarle si può far capo proprio alle agenzie specializzate, in grado di fornire garanzie sulle competenze e la serietà di una manodopera destinata ad assolvere compiti delicati al servizio di una persona anziana: non più pienamente autonoma e non ancora del tutto dipendente. Si tratta di accudirla, in casa, nel disbrigo delle faccende domestiche e, soprattutto, di accompagnarla fuori, per i quattro passi quotidiani e gli acquisti al supermercato.

E infatti queste coppie, una signora o un signore in età e una giovane donna, per lo più di origine straniera: filippina, ucraina, o lettone, sono ormai una presenza frequente nelle nostre città. È, a suo modo, un campanello d'allarme. Quando t'imbatti in un conoscente al braccio di quest'accompagnatrice, è un sintomo rilevatore. Per lui si è aperta un'altra fase dell'esistenza.

Ma, aldilà di tutto, sta di fatto che l'avvento della badante la dice lunga sulle trasformazioni anagrafiche e famigliari che stiamo vivendo. S'infoltisce la categoria dei cittadini bisognosi di sostegno e cala, nelle piccole famiglie di oggi, la disponibilità di figli, nipoti e pronipoti in grado di occuparsi di genitori e nonni, in là negli anni.
È scomparsa la figura, persino mitizzata, della sorella maggiore nubile cui spettava, per destino, questo compito.
Le parole più in uso raccontano la nostra storia: siamo passati da un decennio all'insegna dei capelloni a un presente dominato dalle badanti.

Duilio Ganzaroli