CONSIGLIO NAZIONALE DLF

Nei giorni 20, 21 e 22 Ottobre 2009 si sono svolte, a Roma, le elezioni di secondo grado, per il rinnovo del Consiglio Nazionale, composto da 45 membri. In campo 5 liste elettorali, a votare le quali sono stati chiamati i Consiglieri delle 110 associazioni territoriali DLF.

Il Consiglio Nazionale, per Statuto, è investito di compiti d'indirizzo, coordinamento e programmazione generale. Il Consiglio precedente, seppure per una successione motivata di proroghe, è durato in carica, invece dei canonici quattro, ben dodici anni. Un lungo lasso di tempo.

La nostra regione nel precedente parlamentino contava tre rappresentanti, tutti del DLF di Bologna, su 20 espressi dalla circoscrizione nord, questa volta è stata azzerata. Il Presidente del DLF di Bologna, primo dei non eletti nella sua lista, è poi subentrato per rinuncia del candidato Oliviero Brugiati, risultato eletto anche nelle altre due circoscrizioni: Centro e Sud.

C'è da domandarsi perché la nostra regione abbia avuto questo deludente risultato. Il dato certo è che i candidati, espressione della nostra realtà, erano, in proporzione, nettamente superiori alle altre. È evidente che quest'aspetto ha pesato sull'esito del voto determinando una dispersione delle preferenze.

A mio avviso, su questo esito, può avere influito anche la crisi palese del Coordinamento Territoriale DLF. Un declino che da una decina d'anni a questa parte si è via via accentuato; che ha visto col tempo le sue riunioni sempre più sporadiche e meno partecipate.

L'allentarsi dei rapporti fra i DLF è coinciso con periodi sempre più difficili, sia per ragioni economiche che normative, quando invece avrebbe dovuto produrre una più stringente coesione e solidarietà fra gli stessi.

Dei tre rappresentanti regionali, presenti nel Consiglio Nazionale precedente, l'unico dal quale pervenivano notizie, anche se saltuarie e sollecitate, è il presidente del DLF di Bologna. Con tale premessa il risultato del voto non è stato così sorprendente: si raccoglie per quel che si semina.

I DLF in questi ultimi anni, per questioni più o meno delicate, come quella per il rinnovo dei contratti di sub locazione, si sono ritrovati soli, senza un briciolo di assistenza e variamente disorientati. Un andazzo che va rivisto e corretto perché produce solo demotivazione e disimpegno.

Auspichiamo pertanto che i nuovi Consiglieri Nazionali sentano come prioritaria l'esigenza di una puntuale informazione accompagnata da una più solerte assistenza.

Giovanni Vannini