È veritiero che tre tazzine di caffè al giorno aiutino la memoria degli anziani, è altrettanto vero che la tazzina di caffè, qualche volta, crea qualche problema.
Sarà capitato anche a voi di fermarvi in un autogrill italiano in cui arriva una comitiva di stranieri: di questi almeno una ventina ordina del caffè senza alcuna aggiunta. Poco dopo un pullman scarica una fila di gitanti italiani e subito alla cassa e al bar succede il finimondo: c'è chi chiede il caffè lungo, chi un macchiato o ristretto, altri corretto, un caffè in vitro (come la fecondazione), un caffè caldo in tazza fredda, caffè tiepido in tazza calda, col decaffeinato, con sopra una spruzzata di cacao o con altre richieste a volte in bilico fra l'assurdo e il surreale.
Più di gusto in genere si tratta di una velata forma di snobismo.
Duilio Ganzaroli