AGGIORNAMENTI

Succede spesso che soci, attenti alle vicende dell'associazione, domandino notizie sui destini delle aree d'insediamento del DLF. La risposta è da qualche tempo sempre la stessa: "niente di nuovo". La trattativa a livello nazionale fra l'Associazione Nazionale DLF e il Gruppo FS, sul rinnovo del contratto di locazione scaduto a fine 2008, per stabilire l'entità del nuovo canone, langue su un binario morto e con posizioni fra le parti molto distanti. La cifra d'aumento richiesta dalla proprietà consiste in percentuale di quasi il doppio.

Una situazione di stallo che si è ripercossa però nei rapporti con i sub-locatari (gestori dei campi tennis, calcio, bar, parcheggi, ecc.) a loro volta con contratti scaduti. Contratti per i quali, in via transitoria, il Consiglio Direttivo, in attesa di disposizioni dalla Sede Centrale DLF, concedeva una proroga quadrimestrale.

L'indicazione ricevuta in seguito dalla sede superiore, anche se solo verbale, è stato l'invito a rinnovare i contratti di sub-locazione poiché, fino al 2014, si sarebbe salvaguardati in quanto il Gruppo FS non ha dato la disdetta come previsto, prima della fine del 2008. Il Consiglio Direttivo del nostro DLF pertanto, in attesa dello sviluppo degli eventi, rotti gli indugi e supportato dall'assistenza legale si è orientato verso il loro rinnovo, limitandoli precauzionalmente a una validità di tre anni. Su questa operazione però pende come una spada di Damocle il rischio che prima o poi la trattativa possa sbloccarsi, con l'incognita non da poco del prezzo dell'intesa.

Sempre fra Gruppo FS e Associazione Nazionale DLF, è in atto la trattativa che ci riferiscono bene avviata per l'acquisizione di sedi DLF da parte di quest'ultima. Il numero dei DLF interessati è cospicuo. Per l'esattezza 67. Mentre su un totale di 110 DLF 18 sono già stati acquistati. È assodato però che il DLF di Rimini è fra i pochi, se si escludono quelli ricadenti in aree di servizio quali le stazioni ferroviarie, che sia rimasto almeno momentaneamente tagliato fuori dal succitato novero perché, è stato detto, rientrante in un progetto di valorizzazione.

Cosa nasconda questa frase forse si comincia a capire: in questi ultimi mesi, presso la nostra sede c'è stato un susseguirsi di assillanti ricognizioni fotografiche, di misurazione con richieste informative. Si è appreso in via ufficiosa, da funzionari del Gruppo FS, che parte delle aree passerà a un'altra società, sempre controllata dal Gruppo FS, Sistemi Urbani S.p.A.

Un quadro nel quale il DLF sarebbe destinato a perdere una bella fetta dell'attuale area comprendente: piazzale e cinema Settebello, parcheggi auto e campi di calcio, come compensazione riceverebbe parte dello scalo ferroviario. Sarà vero? Questa operazione, seppure traumatica, se si dimostrasse reale sarebbe sì un ridimensionamento territoriale, e di strutture disponibili, ma potrebbe tuttavia far rientrare il nostro DLF fra quelli che hanno le condizioni per essere acquistato. Si dischiuderebbero così ben altre prospettive!

Giovanni Vannini