L'ADVISOR

Era votato alla politica, ma quando scese in campo e conquistò un minuscolo scranno si trovò a mal partito di fronte agli esegeti democratici, quelli del: e qui comando io. Con un atto di estrema coerenza, diede le dimissioni e si rifugiò fuori delle mura. L'indole, il vissuto giovanile lo spingevano comunque a cercare un pertugio per infilarsi nel castello del potere.

Trovò un camminamento, seppure appena segnato, per tornare nell'agone. La combinazione l'ebbe e fu eletto in quella istituzione politico - economica che tanti oggi vorrebbero abolire. Fu lì che A quello cominciarono a girare i neuroni (da non confondere con gli organi di spinta) e le sinapsi a miliardi cominciarono a lambirsi. Fu logico, per lui, esprimere un pensiero globale di quella parte politica di centro vero manca. La mente, l'occhio, la riflessione, la contingenza, la forma mentis gli crearono la certezza di ciò che sarebbe stato necessario per risalire la china dopo i ruzzoloni della sua parte.

Si pose pertanto in posizione pertinente, ma anche un poco subdola, quella di colui che dice e non dice, che fa balenare una possibilità su cui pone poi tante incertezze e possibili conseguenze. Fu così comunque, che chiaccherando dettava consigli che, a chi di dovere, apparvero di possibile buon fine. Assunse il ruolo di consulente, o meglio, dell'ufficiale advisor tanto per far dispetto al fiorentino poeta.

Crescendo come in una sinfonia in re maggiore e col dono dell'ubiquità (oggi lo si trova dappertutto), sorridente e sornione, come che la sa lunga, ripete: ma dove vuoi che vadano, quelli?. Per lui è uno spot incisivo quando gruppuscoli di scienza e conoscenza, ma senza legionari, si dichiarano nemici a progetti mega della città.

Non si pronuncia, non una sillaba per far capire se a lui piacciono oppure no. Forse non può, si troverebbe a disagio sia con un sì che con un no e a spizzichi e bocconi si riesce solo a conoscere ciò che per lui è importante: portare la barca all'approdo. Un approdo dolce, silente, insomma che possa toccare terra.

Ma le tre caravelle: Sacrificio, Ambizione e Rischio con cui si è gettato in mare aperto, ogni dì hanno da affrontare terribili tempeste. È forte il nostr - uomo, è un expert nel suggerire nobili campagne e raccoglimenti, ma ha sempre un sacco di segatura che porta sulle spalle rendendolo quasi gobbo. Per spegnere sul nascere violenti focolai dolosi e no. A true musich - teacher of politics.
Ma chi è?

Go - Verni

Il Presidente del DLF Giovanni Vannini ha promesso ai primi cinque che smaschereranno con nome e cognome colui che ha ispirato questo sentire, un caffé!