Arrivare a fine mese è diventato difficile, quasi quanto fare il trapezista in un circo.
Libero da ogni urgenza mi sono incamminato verso il porto. Solitamente il porto di Rimini mi regala una buona giornata. Mentre ero intento a leggere, un signore, con tono pacato, mi chiede: cosa dice il giornale dell'euro? Rispondo: dice bene anche oggi ha guadagnato sul dollaro. Di rimando: l'euro alto non è un bene. Non rilancia l'economia. Però a me ciò non interessa. Ho sessantacinque anni e mai mi sono trovato in difficoltà economiche come da quando l'euro ha sostituito la lira.
Prima con un milione di lire - con un piccolo appartamento nostro - io e la moglie giungevamo bene alla fine del mese. Oggi col medesimo tenore di vita occorrono 750 euro pari circa a un milione e cinquecentomila delle vecchie lire. Il 50% in più. Se non verrà trovata una soluzione, in poco tempo i nostri risparmi se ne andranno e... dopo?
È stato detto che l'euro è essenziale per la stabilità e la crescita del Paese. Che è stato un passaggio importante per la Coesione dell'Europa. Parole sagge e belle però non risolvono il mio problema né quello delle persone che si trovano nelle mie condizioni. Molti con la speranza di realizzare qualche vantaggio economico hanno investito il loro piccolo capitale in società che si sono rilevate, per mancanza di controlli, fallimentari. Perdendo così i risparmi di una vita di lavoro.
A noi per avere un mutuo, una fideiussione, un prestito sono occorsi bolli, atti notarili, certificati, controlli. A loro niente di tutto questo. Le sembra giusto? Poi con viso serio e un po' triste mi dice: Lei che ne pensa? Rispondo: Senza volermi inimicare nessuno condivido le idee di chi non è euroscettico. L'euro ha portato più vantaggi che difficoltà. Senza l'euro l'Italia si sarebbe trovata in un deficit sempre maggiore e con forti interessi da pagare. Purtroppo il problema che mi ha esposto è veritiero e andava risolto prima che si manifestasse. Ma a tutto c'è rimedio. Una valida campagna di giusta severità (che metta al riparo il cittadino dalle speculazioni) e di giusta informazione restituirà fiducia alla stragrande maggioranza degli italiani.
Con una stretta di mano e un sorriso ci siamo salutati. Poi sulla via del ritorno - pensando a quanto accaduto - mi sono reso conto che la vita non è quotidiana. Non c'è nulla che sia uguale tutti i giorni. Ogni giorno, ogni incontro, ogni abbraccio, ogni avvenimento è particolare.
Duilio Ganzaroli