Il quesito principe per la nostra Associazione: conoscere la sorte che sarà riservata alle aree del suo insediamento, rimane ancora senza risposta. Su queste pagine era stata definita fatidica la data dell'1 gennaio 2009, considerata quasi come una resa dei conti. Da quella data, infatti, sarebbe dovuto partire, sempre se sostenibile per le casse del DLF, il rinnovo del contratto d'affitto e un nuovo canone. Invece nulla.
Il vuoto contrattuale che si è così creato ha costretto il DLF alla proroga delle sub-locazioni, scadute il 31 dicembre 2008. Una misura tampone in attesa che quanto prima la trattativa fra Gruppo FS e DLF Nazionale si concluda. È stata questa una delicata fase, che si spera transitoria, rispetto alla quale si deve lamentare il mancato supporto dell'Associazione Nazionale DLF, che non ha emanato direttive alle quali attenersi. Ne è derivata incertezza e per cautela si è fatto ricorso all'assistenza legale.
In tale contesto è da segnalare che in questi ultimi mesi, fino alla prima decade di dicembre, presso la sede del DLF si è assistito alla frequente presenza di Ferservizi S.p.A. (Gruppo FS) con un susseguirsi, da parte di suoi tecnici e funzionari, di visite, telefonate, ricognizioni, rilievi, richieste di documentazioni, mappe e disegni. Dati e informazioni evidentemente indispensabili per procedere alla revisione catastale degli immobili per il regolare calcolo degli affitti.
Sempre in argomento, è da menzionare la lettera datata 18 dicembre 2008 del Presidente dell'Associazione Nazionale DLF che comunicava le riserve espresse a Ferservizi S.p.A. per il rilevante ammontare dei canoni richiesti. Sosteneva inoltre che, entro i primi mesi del 2009, sarà effettuata una specifica constatazione con ogni singolo DLF delle condizioni economiche e per la conferma o meno degli spazi che ogni DLF intende affittare. In considerazione di ciò la Sede Centrale ha deciso di confermare provvisoriamente ai DLF i canoni 2008 salvo conguaglio positivo o negativo, in relazione al canone definitivo che sarà stabilito.
Giovanni Vannini