CONSUETUDINI, ABITUDINI, ASSUEFAZIONI

Queste tre parole rendono banale, e a volte grigia, la nostra vita. Difatti, se già nelle relazioni di coppia le abitudini diventano routine, riuscendo sovente a spegnere passioni e amori, immaginiamoci come molti altri scivolamenti nella ripetitività si fanno via via quasi noncuranza e indifferenza o gesto meccanico.

Quando, ad esempio, usiamo oggetti come le posate, quando facciamo una doccia, oppure allorché accendiamo un interruttore della luce, un elettrodomestico o ci mettiamo al volante di un auto. Solo se le posate mancano, l'acqua non arriva, la corrente è saltata e l'auto non si mette in moto ci rendiamo conto di quale e quasi vitale importanza hanno cose e gesti assurti a irrinunciabili esigenze.

Parliamo di abitudini e oggetti comuni e alla mano. Il discorso rasenta l'alienazione utilitaristica se ci si sofferma su prodotti e manufatti (tavoli, sedie, canalizzazioni, sapone e tanti altri) di cui ci serviamo senza nemmeno rendercene conto. Stessa cosa per le gallerie ferroviarie. Sono moltissime le persone che hanno fatto sapere di essere abituate a percorrerle, attraversando montagne, che non le percepiscono più come un mito conquistato durante secoli di progetti, di lavoro e sacrificio di vite umane nel realizzarle.

Le innovazioni in questo campo ingegneristico - tecnologico sono state in questi ultimi anni rilevanti. Per rendersene conto basta visitare i cantieri di Alptransit (Svizzera) dove si sta realizzando un tunnel lungo 57 chilometri. In questi giorni è stata raggiunta l'intesa per la realizzazione della tratta ferroviaria ad alta velocità Torino - Lione. Si dice che questa importante opera contribuirà alla crescita economica dell'Italia. Con la TAV i trasporti ferroviari saranno più snelli e meno costosi.

Duilio Ganzaroli