MA CHI TI CREDI DI ESSERE?

Ma chi ti credi di essere? Quante volte abbiamo rivolto questa domanda, spesso solo pensata e più raramente proferita, a qualcuno? Tante, sicuramente. Molte meno, invece, l'abbiamo sillabata davanti a uno specchio, a noi stessi, mettendoci quindi in discussione.

E allora impariamo a guardare in faccia la realtà. Siamo come siamo, c'è poco da fare. Certo, abbiamo il dovere di migliorarci. In ogni senso. Per noi stessi, soprattutto. Ma con misura e senza barare, tenendo sempre conto delle nostre reali doti e virtù. Ci guadagneremo sicuramente. In benessere psichico, innanzitutto.

Infatti le mille malinconie con le quali ci roviniamo l'esistenza sono puro veleno, sia per la nostra anima, che per il nostro corpo. Un rapporto sano, equilibrato e positivo con il proprio volto e il proprio aspetto aiuta molto. Oggi sappiamo con certezza che le espressioni della faccia possono essere risultato e causa di emozioni piacevoli: ridiamo perché siamo allegri e siamo allegri perché ridiamo... Verificarlo costa poco.

Duilio Ganzaroli