UN BENE DA SALVARE

Il noto commediografo, alfiere del vernacolo, Guido Lucchini, nell'intento di assicurare continuità alla Compagnia Dialettale DLF E Teatre Rimnes, è alla costante, non facile, ricerca di nuove idonee leve di attori e attrici in grado di subentrare o sostituire, in caso di necessità, quelli che attualmente ne calcano la scena. A questo fine è in programmazione un corso di teatro dialettale.
Gli interessati, per informazioni, possono rivolgersi alla Segreteria del DLF, tel. 0541.56225.

Per salvare la decadente lingua degli avi il socio Duilio Ganzaroli così si esprime. Sapete parlare il dialetto? No? È molto triste. Ci preoccupiamo di proteggere il panda, c'è un'associazione per la salvaguardia del licaone, ci sono volontari che si legano al tronco per salvare un albero secolare, ma non si sentono voci per salvare una straordinaria ricchezza culturale: i dialetti.

Nel giro di poco tempo c'è il rischio che linguaggi plasmati nel corso di secoli, ricchi di originalità, espressioni, vivacità scompaiano per sempre. Con la perdita dei dialetti, andrebbe persa una cultura che si è espressa, nel corso dei secoli, anche in opere letterarie, canzoni, poesie, opere teatrali.

Che fare? Da un lato dare più fiato a coloro che mantengono accesa questa fiammella, ma soprattutto rilanciare, nei giovani, la moda del dialetto. In un mondo sempre più globalizzato è ormai evidente che sarà l'inglese la lingua usata per ogni tipo di scambio. L'italiano, ovviamente, rimarrà.

Ma anche i dialetti dovranno avere il loro spazio, per conservare quella diversità culturale che stiamo buttando via. Non sarebbe difficile. L'italiano e il dialetto si imparano da piccoli senza difficoltà. L'inglese si apprende a scuola. Tutti potrebbero in questo modo possedere una multi-dimensionalità linguistica: internazionale, nazionale e locale. Per evitare di fare la fine di quella tribù di pellirossa dove oramai sopravvive un solo individuo capace di parlare la lingua degli antenati: alla sua morte quella lingua scomparirà per sempre.

Duilio Ganzaroli