I Dopolavori Ferroviari assistono preoccupati e impotenti all'approssimarsi del termine della locazione, fine 2008, senza che sia stato risolto il problema patrimoniale.
Uno stato di cose che sconcerta tanti Soci e accresce le ambasce sui destini dell'Associazione, perché l'unica certezza, se nulla cambia, è che nel 2009 si andrà a pagare, a prezzi di mercato, un canone insostenibile.
Dal Centro, da tempo, le nostre pressanti richieste (mosse dalla segreta speranza di ricevere buone nuove), trovano una sola laconica risposta: «Le trattative fra OO.SS. e Società FS, sono in corso». Un tavolo, quello delle trattative, dove sicuramente giace ormai polveroso il progetto per la costituzione di una fondazione.
Proposta questa dell'Associazione Nazionale DLF che avrebbe il fine della messa in sicurezza di almeno una parte dei DLF, l'elenco dei quali, forse perché non definitivo, non è stato ancora diramato. Una cappa d'incertezza, per l'irrisolta situazione, che nuoce alle casse e alle attività.
Di contro un risultato raggiunto di cui si può fregiare l'Associazione Nazionale DLF, è stato l'acquisizione di una dozzina di sedi DLF. Una minoranza, se si vuole esigua rapportata alle 110 esistenti, che può però guardare con più serenità all'avvenire. Beati loro!
Il nostro Dopolavoro però, con tutte le cautele del caso, nonostante tutto, non è rimasto in inerte aspettativa e ha continuato ad agire a prescindere. Rispondono a questa linea i più rilevanti interventi che anche quest'anno sono stati effettuati o per i quali è stato già preso l'impegno finanziario, quali:
- generatore d'aria calda per il campo tennis n. 2 e messa a norma di quelli in funzione nei campi n. 1 e 3;
- nuovo manto in erba sintetica al campo n. 4 di calcetto;
- nuovo pallone pressostatico al campo tennis n. 3;
- la partecipazione, per un quarto della spesa, all'investimento per i lavori di ristrutturazione della mensa.
Scelte di spesa queste non procrastinabili per mantenere in piedi un centro ricreativo e sportivo di prim'ordine.
Giovanni Vannini