A MAMMA FERNANDA

Implorazione
Mai è giunto al cielo quell'urlo
straziato dal pianto.
Son di cristallo le mie pupille
deterse dall'ultima lacrima.
Son piegate le corolle dei tuoi
fiori e stinti i colori delle
immagini che sorridono al nulla.

Il sogno
È notte, sola cammino sulla riva.
Al lumeggiare m'accorgo che la
mia orma, nuda, corre avanti
come cammino segnato e su
quei passi ripasso e mi nascondo.
E appare il tuo sorriso, mesto,
e quei solchi che anch'io ho
calpestato... ma il dolce ricordo
t'illumina il viso che il lieve
ondeggiare sottrae e il tempo
porta con se nell'eterno moto.

Vi. Ve.

NB - L'autore ha dedicato questi versi alla memoria della Sig.ra Fernanda Cevoli, vedova Moretti, recentemente scomparsa. La signora Fernanda, moglie e figlia di ferroviere, era molto legata all'ambiente del dopolavoro e partecipava assiduamente alle varie iniziative.