SICUREZZA

Il circolo bar sede, nella notte del 23 dicembre 2006, subiva la sgradita visita dei ladri. In base alla ricostruzione fatta dagli inquirenti questi per introdursi scavalcavano prima la recinzione che delimita l'area del DLF dallo scalo ferroviario, quindi superavano, scardinandoli, gli ostacoli che si frapponevano all'obiettivo: un cancello e il portone d'ingresso. Una volta all'interno scassinavano, per appropriarsi di denaro, il registratore e le casse dei giochi elettronici.

Quello dei furti e degli atti vandalici notturni nelle strutture del DLF è un annoso irrisolto problema, perché, una volta calate le tenebre, sono rese vulnerabili dall'isolamento.

Nel corso degli anni, per arginare il fenomeno che concede poche tregue, si è ricorso a sempre nuovi accorgimenti, quali: recinzioni, cancelli, grate alle finestre degli edifici (anche dei piani superiori), contando inoltre, per un certo periodo, sull'assistenza di un istituto di sorveglianza con risultati, però, deludenti. Solo in tempi più recenti è stata avviata l'installazione, negli stabili, di sistemi d'allarme. Misure che potrebbero rivelarsi labili, o poco incisive, se la Società FS non si deciderà ad intervenire per sanare la situazione che si è venuta a creare nel limitrofo incustodito scalo ferroviario.

Questo in seguito alla metamorfosi subita nel tempo: da efficiente scalo per la sosta di carri merci e carrozze viaggiatori a inquietante terra di nessuno. Uno stato di cose da attribuirsi al drastico ridimensionamento delle precedenti funzioni, in gran parte assorbite dalla stazione di Santarcangelo. L'inutilizzo e l'incuria ha generato, poi, il degrado. Mancando qualsivoglia intervento di manutenzione, bonifica e sorveglianza.

È nel periodo estivo però che la situazione degenera diventando, di fatto, zona franca, ricettacolo per sbandati d'ogni risma. Uno stato d'abbandono reso palese dal groviglio delle sterpaglie e dalla rigogliosa vegetazione sorta a ridosso della lunga recinzione di confine con l'area DLF, che facilita indesiderati insediamenti, comprovati da bivacchi e giacigli di fortuna. Un'anomalia intollerabile.

Giovanni Vannini

 Interno del bar DLF, la mattina del 23 dicembre, dopo la visita dei ladri.