RICORDO DI TIZIANO GIULIANELLI

Il 10 agosto di quest'anno, dopo lunga malattia e all'età di 79, ci ha lasciato Tiziano Giulianelli. Un uomo che, negli anni dal 1981 al 1992, ha retto le sorti della nostra Associazione.

Ferroviere, macchinista a Genova, aveva subito un grave infortunio di servizio che lo aveva invalidato ad un piede. In seguito rientrato a Rimini, per cambio qualifica, era destinato presso gli uffici dello stabilimento dell'Officina Grandi Riparazioni. Qui si distingueva ben presto, si era agli inizi degli anni settanta, come attivista sindacale dello SFI - CGIL: egemone nella categoria e più che mai in Romagna. Organizzazione all'interno della quale raggiungeva, per le sue doti, posizioni dirigenti.

Per una grave situazione di crisi che si era generata all'interno del Consiglio Direttivo del Dopolavoro Ferroviario, su disposizione del Sindacato, si presentò candidato alle elezioni del 1975. Eletto Consigliere, sorretto da forte carica ideale, ebbe modo di dimostrare il suo valore con un esemplare impegno sociale. Al termine del mandato, dopo le nuove elezioni nell'anno 1981, approdò alla carica di Presidente del DLF che ricoprì poi ininterrottamente per dodici anni.

In questo periodo ebbi modo di approfondire la sua conoscenza perché gli fui a fianco, come cassiere economo. In virtù dell'impiego ebbi pertanto l'opportunità di stringere quei rapporti d'amicizia e collaborazione che mi permisero di cogliere appieno le qualità sue e del gruppo dirigente, tra loro il comune amico Albertino Pari, di cui mi è vivo il ricordo per la sua straordinaria passione civile.

I compiti svolti per conto del DLF allora ci assorbivano notevolmente, per via delle diverse unità produttive a gestione diretta (cinema, turismo, mense, tennis, ecc.), un impegno costante di presenza che si estendeva spesso anche nei giorni festivi, come ad esempio per garantire la domenica mattina al cinema Settebello le proiezioni cinematografiche per i bambini.

Interventi che, per un motivo o per un altro, si proponevano a volte improvvisamente e ricorrendone la necessità si trattava, secondo le circostanze, di coadiuvare, supplire, sostituire il personale dipendente o partecipare o assistere ad iniziative promosse dai vari gruppi sportivi e culturali.

Giulianelli era una persona d'indole generosa nell'esercizio delle sue funzioni, quando gli accadeva di non poter assecondare qualcuno, o il Consiglio poneva dei freni a determinate istanze, ne soffriva. Lo affliggevano l'inesauribile susseguirsi delle problematiche, mentre le controversie lo ponevano facilmente in uno stato di apprensione. Non si concedeva spazi al di fuori di quelli spesi per il DLF e quelli dedicati alla sua famiglia.

Grande il suo interesse per la politica, ardente propugnatore degli ideali cui s'ispirava e che sostenevano la sua azione. Si prefiggeva sempre, come meta, di riprendere a giocare a biliardo-stecca, del quale era un appassionato cultore. Hobby che, infatti, non mancò di praticare una volta esaurito il mandato ed ogni incarico al DLF.

Operò con costanza ed abnegazione per la crescita del Dopolavoro Ferroviario di Rimini e ne rimarrà pertanto, della sua storia, una figura di rilievo.

Giovanni Vannini

 Nella foto la delegazione Riminese al X Congresso Nazionale del Sindacato Ferrovieri Italiano a Viareggio del 1973. Si riconoscono da sinistra Giovanni Vannini, Renzo Capelli, Tiziano Giulianelli e Emo Demetrio.