RECESSIONE

Il nuovo anno per il Dopolavoro non si è aperto di certo sotto i migliori auspici. Nei mesi scorsi, i presagi su un'evoluzione sfavorevole erano stati, in modo ricorrente, esternati su queste pagine, anche se da parte di alcuni soci l'allarme era sottovalutato. Anzi fra questi non è mancato chi ci additava per questo vaticinare, quali novelle Cassandre, a profeti di sventure. Giudicando tale atteggiamento un abile, pretestuoso, stratagemma per non allentare i cordoni della borsa.

I fatti purtroppo non ci hanno smentito. Dai primi di gennaio 2006, la ditta che gestisce il cinema Settebello ci ha chiesto la risoluzione del contratto di prossima scadenza. Il cinema costituisce da decenni, per il suo introito, di gran lunga la maggiore fonte d'entrata. Evoluzione questa che potrebbe pregiudicare, per le sue ripercussioni, gli attuali assetti di bilancio.

Questa svolta trova spiegazione nell'irruzione sul mercato cinematografico locale delle dodici multisale delle Befane, che hanno sconvolto e messo in crisi il precedente quadro cittadino. Nel provare a ricucire, tempestivamente, questo strappo non abbiamo trovato alternative alla chiusura se non l'accettare la proposta di uno degli ex gestori, per un accordo provvisorio a provvigione sugli incassi, con tutte le incognite che questo ripiego comporta.

L'altro accadimento di rilievo che si è di recente verificato è stato il rilascio dei locali da parte dell'agenzia viaggi Settebello. Per non veder dissolto quest'introito si sta trattando per cedere in subaffitto i locali all'assicurazione HDI, ex Banca delle Comunicazioni. L'accordo, come auspicabile, comporterà, però, la riduzione della disponibilità di spazi, per gli uffici, del DLF.

Infine come ad altri cittadini, anche al DLF, è stata recapitata per conoscenza, da TRAM agenzia, la comunicazione per l'avvio del procedimento di esproprio in esecuzione al progetto per il trasporto rapido costiero (metropolitana di superficie). Provvedimento che, pur sempre negativo, è stato mitigato dal constatare che la superficie interessata è esigua e marginale.

Giovanni Vannini