FONDO NAZIONALE INVESTIMENTI

Giorni fa in ufficio, sfogliando fra un cumulo di scartoffie, mi è capitato fra le mani Il libro bianco degli investimenti, pubblicazione edita nel novembre 2002 dall'Associazione Nazionale DLF.
Questo volumetto riporta dettagliatamente l'elenco dei contributi agevolati per investimenti che la sede centrale ha elargito, negli anni compresi fra il 1996 e il 2002, alle associazioni territoriali DLF per un importo complessivo di € 11.693.979,00. In quell'arco di tempo solo 11 Associazioni Territoriali su un totale di 110 non risultano aver ricevuto finanziamenti, fra queste, della nostra circoscrizione, il DLF di Ferrara.

In merito, vi è da rilevare la validità dell'iniziativa che ha contribuito, in quegli anni, a determinare lo sviluppo di una straordinaria stagione di trasformazione e rinnovamento, anche se ad avvantaggiarsene in misura maggiore sono stati i DLF più attrezzati: le realtà già forti.
Nel periodo preso in esame, se guardiamo all'ex compartimento di Bologna composto da nove associazioni territoriali, i contributi ricevuti dalla sede centrale sono ammontati a € 893.693,00, dei quali € 348.608,00 sono stati quelli destinati al DLF di Bologna (€ 94.253,00 al DLF di Rimini).

Dimostrazione palese come, di norma, questi finanziamenti siano stati appannaggio dei grandi DLF, ex sedi compartimentali. Del resto la predisposizione a produrre, sviluppare, elaborare progetti è stata e non può che essere difforme fra soggetti così diversi nella natura delle rispettive strutture. Le idee non camminano da sole se non sono accompagnate da altri decisivi fattori quali: la disponibilità di cassa, la consistenza degli apparati e la capacità organizzativa.

Dall'anno 2003 però il panorama per le Associazioni è decisamente mutato, sconvolto dall'imposizione del pagamento dei canoni e delle utenze, aspetto che ha avuto pesanti ripercussioni anche sulla portata di questa operazione: bruscamente circoscritta e ridimensionata. Questo, in breve, lo specchio del mutare degli eventi.

I finanziamenti per investimenti nella fase iniziale, anno 1996, furono particolarmente generosi, rilasciati a condizioni di particolare favore: allora la sede centrale concedeva un contributo non superiore al 75% dell'intervento con un tetto massimo di 300 milioni di lire, una quota del 50% era ceduta a fondo perduto, mentre la rimanenza era assegnata sotto forma di prestito al 5% d'interessi annui, che doveva poi essere restituito, dopo l'erogazione, in successive 10 rate semestrali. Le domande per rientrare in tali assegnazioni furono subito tante, ma essendo contingentate, per essere accettate dovevano passare prima il vaglio di una commissione che, in base ai deliberati, le selezionava, le approvava o meno, ne stabiliva le priorità.

Il DLF di Rimini, in quel primo anno, presentò ben tre progetti che non rientrarono fra quelli che invece furono accolti. Andò decisamente meglio l'anno successivo quando la prova venne superata (Osservatorio Astronomico), ma a quel punto le condizioni agevolate, pur sempre vantaggiose, erano già state modificate in senso peggiorativo.

Da allora, infatti, anno dopo anno, le condizioni per accedere al fondo nazionale investimenti furono sempre più restrittive, fino alle attuali condizioni, che prevedono: l'accesso al finanziamento limitato solo ed esclusivamente per progetti che riguardano opere di manutenzione straordinaria e messa a norma degli impianti e rare altre eccezioni; il contributo fino ad un massimo € 130.000,00, non superiore al 75% dell'intervento; sull'importo concesso è stabilito, ai fini della restituzione, la detrazione di una franchigia di € 10.000,00 la rimanente parte è da considerarsi per il 30% a fondo perduto mentre il restante 70%, dovrà essere restituito, senza interessi, in dieci rate semestrali successive.

Questa regressione si spiega con altri più onerosi impegni sui quali, nel frattempo, l'Associazione Nazionale DLF si è dovuta cimentare, come ad esempio il soccorso economico al progetto Casa Vacanze e il concorso al pagamento dei canoni d'affitto delle associazioni territoriali.

Viviamo oggi tempi di radicali cambiamenti dove i nuovi noti oneri limitano le possibilità d'investimento, non ha più senso quindi guardarsi indietro, rimpiangere i bei tempi andati, anche se, almeno per quel che ci riguarda, ci si può consolare di aver messo a profitto i sussidi ricevuti, tanto più che tutti i prestiti sono stati, a suo tempo, restituiti.

Giovanni Vannini

 Firma del contratto di locazione DLF Rimini, Bologna, Faenza, Ravenna.
Da sinistra i rappresentanti di Faenza, V.P. nazionale Ioni, Ravenna, Presidente ed Amministratore di Rimini , Bologna, V.P. Avaliano.