PROVO A RIFLETTERE

L'ultimo numero del Notiziario ci consente di leggere un articolo "Notizie in breve" a firma del presidente DLF. L'articolo si presenta in punti portando a conoscenza del Socio varie cose che danno origine a lavori fatti od in fase di inizio, varie e, direi informazioni di fondo che mi fanno riflettere e, come me, credo anche tutti i Soci che hanno la bontà e la pazienza di leggere il Notiziario.

I punti dall'uno all'otto sono, diciamo così, di semplice informazione, insomma fanno parte della gestione ordinaria del DLF che compete al Consiglio Direttivo. Meriterebbe sicuramente una informazione più approfondita il punto quattro, ma resta sempre materia base per il Consiglio Direttivo. Riflettiamo invece su altri punti quali il nove ed il dieci.

Andiamo con ordine e parliamo del punto nove: certo non pretendo di esprimere un giudizio, ma non comprendo; oggi dove le strutture dei DLF sono in gestione ad un canone di affitto molto significativo, (direi pari ad un affitto privato) dicevo non comprendo come possono le FS pretendere di variare lo statuto, ipotizzare di verificare come un singolo DLF si struttura e si gestisce, pretendere magari di far parte del Consiglio Direttivo di ogni singolo DLF. Mi sembrerebbe, per fare un esempio semplice e banale di quel tizio che affitta un appartamento a canone commerciale e, pretende di gestire la famiglia del conduttore come da suo volere seppur in collaborazione con la famiglia stessa. NON CAPISCO. Può stare bene che le FS entrino con dei loro rappresentanti nel Consiglio Direttivo Nazionale, ma in quello dei DLF locali, proprio non lo capisco.

Punto dieci: il costo della tessera d'iscrizione annuale al DLF viene portato per i Soci effettivi a € 10,00 con un aumento quindi di € 2,25. Oggi si parla molto di percentuali, in questo caso mi sembra molto alta, ma in definitiva pensando a quanto il DLF offre, (riferimento al nostro), è una cifra che si può ritenere appropriata, ma sarebbe opportuno che tutto l'aumento restasse nelle casse della sede locale. Non concordo invece in alcun modo sulla seconda parte della notizia, ossia la quota obbligatoria non inferiore a € 5,00 per tutti i Soci che usufruiscono delle strutture. Ritengo un errore quanto stabilito dalla sede nazionale, in tal modo si mettono in difficoltà i Consigli locali. Sarebbe stato molto più opportuno suggerire a tutti i DLF locali questa eventuale necessità di tassazione, ma senza stabilirne a priori una quota e per di più con la dicitura, minima.

Oggi i gruppi ricevono un contributo dal DLF per poter svolgere al meglio le loro attività, contributo che certamente non è sufficiente, ma che si scontra con le necessità di bilancio e che tiene già conto di quanto il DLF concede in strutture ad ogni singolo gruppo. Ritengo invece che il Consiglio dovrebbe elaborare un canovaccio di base su come elargire i contributi, sottoporlo agli organi direttivi di tutti i gruppi e portarlo a conoscenza dei Soci. Canovaccio che tenga conto delle attività dei gruppi, numero dei Soci, attrezzature, disponibilità verso la città e quant'altro.

Punto undici: altro punto di fondo che merita un'approfondita conoscenza, un dibattito ed una disamina completa; così come è esposto, mi sembra proprio una breve notizia, utile si, ma troppo scarna (per adesso). Punto dodici: un'informazione turistica sempre bene accetta da tutti i Soci.

Morale finale, qual'è lo scopo di questa mia riflessione? Cercare di portare il Socio ad un dialogo sempre più approfondito e vicino ai problemi del DLF.
Dialogare, discutere, criticare, condividere, proporre, ecc., volto sempre alla crescita migliorative del nostro tempo libero.

Adriano Montanari