LAVORI IN CORSO

La società FS, dopo avere sottratto risorse al Dopolavoro Ferroviario ed imposto, dal 2003, un oneroso canone di locazione, non paga ha proseguito con il taglio delle utenze, fino al 2002 concesse gratuitamente ed in seguito pagate in modo forfetario.

Intendiamoci era questo un passaggio previsto, giocoforza accettato, non certo però in tempi così circoscritti e con tutti gli oneri a carico. È avvenuto invece che Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., in data 24 Aprile 2004, con uno stringato e laconico preavviso, c'informava in modo perentorio che entro la fine del mese successivo avrebbe provveduto alla disdetta delle utenze di acqua, gas ed elettricità presenti presso il Dopolavoro Ferroviario.

Questo ultimatum, che non lasciava spazio a repliche, è la dimostrazione più palese, se ce n'era ancora bisogno, di quale considerazione siamo ormai tenuti dalla casa madre: ovvero utili solo a far cassa.

L'evolvere della situazione ci ha indotto ad una lotta contro il tempo e per essere al passo con tale scadenza è stato pertanto impresso un corso accelerato ai necessari lavori, che hanno comportato anche opere di scavo, per l'installazione di nuove linee, per le diverse utenze, per ognuno dei soggetti che le utilizzano operanti all'interno del DLF (circolo tennis, bar, mensa, agenzia viaggi, uffici DLF). Intervento che ha turbato l'abituale serenità dell'area, non senza qualche comprensibile mugugno.

Vi è stato subbuglio ma, peggio ancora, salasso economico per le finanze dell'Associazione che, di questo passo, non potranno continuare a sostenere a lungo questo tipo di balzelli.

Molte meno complicazioni ci sono state invece al circolo di Cesena dove il nostro rappresentante, Alfiero Lugaresi, si è dovuto districare nelle sole formalità amministrative relative alla voltura dei contatori.

C'è infine da chiedersi se almeno questo è l'ultimo atto di una serie di aggravi, che pesantemente ci condizionano.

Giovanni Vannini