POESIA DIALETTALE SULLE CONCESSIONI DI VIAGGIO

Che dura emenc e DEPLAVOR
(di ferovier)

Da tuta quanta sta quistion Da
fors l'è scap qualcosa ad bon
emenc a Remne che in scherza,
l'ucasion in la ha persa
e da un guai, sa qualc disagg,
i l'ha fat dvantè un vantagg
te sens ch'jà pens d'urganizes
e supte a spieg quel c'us fa ades.
Un a Bulogna e ven manded
tut al stmene, autorized
da tut quej chi vo i bigliet
se me DEPLAVOR is trova iscret
per cui chi pù chi ne saveva
gnenc dov c'l'era e i ne ciarcheva,
jè dvent soci t'na giurneda,
la streda bona i la ha imbucheda
c'la fa cres tent e favor
tl'istituzion de DEPLAVOR
inquant senza soci ch'il susten
un andrebb a fnì tent ben
e alora sta storia di bigliett
fors lal ajuta un po' andé drett,
se pu al cuncesion il ten per Lor,
che dura emenc e DEPLAVOR.
Che duri almeno il DOPOLAVORO
(Dei Ferrovieri)

tutta quanta questa questione
forse è uscito qualche cosa di buono
almeno a Rimini che non scherzano,
l'occasione non l'hanno persa
e da un guaio, con qualche disagio,
lo hanno fatto diventare un vantaggio
nel senso che hanno pensato di organizzarsi
e subito spiego quello che si fa adesso.
Uno a Bologna viene mandato
tutte le settimane, autorizzato
da tutti quelli che vogliono i biglietti
se al DOPOLAVORO si trovano iscritti
per cui quei pochi che non lo sapevano
neanche dov'era e non lo cercavano,
sono diventati soci in una giornata,
la strada buona l'hanno trovata
che fa crescere tanto il favore
nell'istituzione del DOPOLAVORO
in quanto senza soci che lo sostengono
non andrebbe a finire tanto bene
e allora questa storia dei biglietti
forse lo aiuta un poco andare bene,
se poi le concessioni se le tengono per Loro
che duri almeno il DOPOLAVORO.

Mario Tonini (ferroviere in pensione)