Da circa un semestre presso la segreteria dell'Associazione Dopolavoro Ferroviario Rimini è stato istituito, a favore dei soci pensionati FS, un nuovo servizio assistenziale relativo al disbrigo di pratiche per il rilascio delle concessioni viaggio.
Acquisito, senza troppe titubanze, non appena ce né stata offerta l'occasione, inserendoci nel vuoto che si era creato nel momento in cui le FS, lo scorso anno, hanno deciso di abolire tutti i Centri Rilascio Concessioni presenti in regione (solo Rimini ne aveva quattro), lasciandone uno unico a Bologna.
L'innovazione è stata di forte richiamo ed ha provocato un flusso costante di persone, che ha messo in crisi il normale assetto dell'ufficio. Si è dovuto pertanto intervenire, per il recupero di una condizione accettabile, rafforzando il numero degli addetti ai lavori, ricorrendo in qualche caso, alla mobilitazione di tutti gli effettivi.
È certo che per tanti di questi nuovi soci è stata anche un'occasione per ritrovarsi, entrare in contatto con vecchi amici ed ex colleghi, riscoprire il dopolavoro. Infatti non sono nemmeno mancate, da parte di alcuni, gradite considerazioni positive sulle trasformazioni e migliorie apportate alle strutture e nel complesso alla sede.
Questa funzione sostitutiva, se pur laboriosa e non priva di responsabilità, ci ha dato in compenso molte soddisfazioni e l'impressione ricavata è che è stata apprezzata e salutata da un palese consenso. Peccando forse d'immodestia, possiamo sostenere che nella circostanza si è saputo dimostrare efficienza organizzativa, ripagata da un notevole aumento del tesseramento che quest'anno, e siamo ai soli dati di maggio, vede addirittura, per la prima volta dal dopoguerra, i soci pensionati superare abbondantemente, di oltre un quarto, i soci in servizio.
Dato, questo, ragguardevole se raffrontato al panorama generale dei DLF dove, viceversa, le sempre più ridotte disponibilità economiche hanno avuto pesanti ripercussioni negative sulle attività, con la conseguente costante contrazione del numero dei soci. Con questa premessa, si può fin da ora affermare, con una non malcelata punta d'orgoglio, che il DLF di Rimini, evento più unico che raro, si recherà all'appuntamento elettorale di fine anno con un numero di iscritti nettamente superiore a quello della passata tornata del 1999.
Giovanni Vannini