Il giorno 23 Ottobre 2003, presso la sede del DLF, come indicato nelle volontà testamentarie del socio Arnaldo Cicconetti, se ne sono svolte le esequie. La sua tragica fine ha colpito e rattristato i tanti che lo conoscevano per la sua bonomia e l'attivismo che, all'interno dell'Associazione, lo contraddistingueva.
L'affetto di cui era circondato si è palesato con la folta, mesta, partecipazione di tanti soci ed amici che hanno voluto così recare al caro estinto l'ultimo, commosso, saluto. Durante la cerimonia, alla presenza dei famigliari, è stata letta, fra l'altro, una lettera alla memoria, il cui testo pubblichiamo integralmente. Siamo certi che se l'estremo saluto avesse riguardato uno di noi, Cicco avrebbe preso carta e penna e con le sue rime dialettali avrebbe reso meno triste una tragica circostanza come quella che celebriamo. Per questo abbiamo sentito il dovere di dare l'estremo saluto al nostro compianto Cicco e di rendergli testimonianza per tutto quello che ha fatto per il nostro circolo.
Sì Cicco è stato il vero "uomo immagine" oggi si direbbe "testimonial" del Circolo Tennis Settebello: non c'è manifestazione che non avesse condotto; quando prendeva in mano il microfono, come un attore sulla scena, con la sua dialettica, farcita ogni tanto da qualche "sfrombolone", conquistava letteralmente la platea e gli applausi erano tutti per Lui ed i poveri finalisti dei vari tornei Settebello, al suo pari, apparivano come semplici comparse. Come dimenticare le sue premiazioni che apparivano interminabili quando elencava tutti i vari premi in natura con quei suoi "Più confezioni di... più... (sembrano patacate ma per chi ha vissuto quei momenti rimangono ricordi indimenticabili). Quel rito si ripeteva tutti gli anni ed ogni anno gli spettatori aumentavano sempre più e così, grazie a Cicco, il Torneo Settebello è diventato il torneo più famoso non solo di Rimini, ma conosciuto anche oltre il confine perché frequentato da numerosi turisti.
Cicco non è stato solo un campione di tennis, ai suoi tempi è stato l'unico tra noi a contrastare i vari campioni come Olivieri, Montanari, Nicolò, Vienna, Mantovani per non citarne altri, ma è stato per tutti noi anche maestro di vita con la sua filosofia, forse un po' troppo materiale, ma piena di umanità, maturata dopo una vita vissuta in condizioni non sempre facili, ma comunque dignitosa, e soprattutto libera come lui desiderava. Sono stati proprio i suoi racconti di vita vissuta che hanno tratto a sé tanti giovani che rimangono ancora oggi letteralmente sbalorditi (chi non ricorda i racconti sui suoi primi approcci amorosi, il suo modo di arrangiarsi di fronte alla fame, il rapportarsi con il suo lavoro e, in genere, come affrontare le difficoltà della vita). Quante generazioni ha tenuto a battesimo!!! Prima noi del '45 e poi via via fino a quelli di oggi dei corsi SAT.
A quante signore ha "attaccato" la malattia del Tennis: se oggi il gruppo tennis femminile ha raggiunto i traguardi che tutti ci invidiano è grazie a Cicco: come si può dimenticare quando insegnava loro il rovescio che secondo lui era come dare un "manrovescio ad un uomo". Come dimenticare le pantagrueliche cene, annaffiate da buon vino, che organizzava qui al Circolo, nelle quali radunava intere famiglie che poi intratteneva con le sue storie in dialetto, scritte di getto, che ti facevano arrossire per quanto erano spinte, ma in fondo reali. Per non parlare poi della competenza nel compilare i tabelloni dei vari tornei che sono stati proprio la sua ultima occupazione per il torneo che si sta ancora disputando.
Tutto questo purtroppo non è bastato e mentre noi eravamo certi che mai ci avresti lasciato, per qualsiasi motivo, tu, invece, sei voluto uscire di scena. Sul tragico gesto non vogliamo aggiungere nulla, nel rispetto del tuo dramma, se non per dire che ci hai colti tutti in contropiede, come eri solito fare con le tue "smorzate" che, cariche di effetto, tornavano indietro oltre la rete, solo che questa volta, purtroppo, fatalmente è rimasta al di là.
Ciao Cicco, gli amici del Circolo Tennis Settebello.
La Redazione