PUNTO DI SVOLTA

L'Associazione Dopolavoro Ferroviario si prepara a definire le procedure per la stipulazione, tramite l'Associazione Nazionale DLF, di un contratto d'affitto per i beni immobili, fino ad ora detenuti in comodato d'uso gratuito. Nell'applicazione dei canoni saranno considerati, in detrazione, gli investimenti effettuati negli anni dal DLF, dal 1969, rivalutati secondo i codici ISTAT.

Questa svolta era attesa, per tanti versi auspicata, anche se non mancano le preoccupazioni per le ripercussioni onerose che peseranno, non poco, sui nostri modesti bilanci, mitigate, però, dall'acquisizione di garanzie da cui, fino ad ora, eravamo esclusi. Questa nuova condizione ci permetterà di programmare, almeno nel breve medio periodo, senza timori e se ci saranno mezzi sufficienti anche di investire.

Altro problema, in attesa di definizione, è quello della ristorazione, ci si sta avviando ad una nuova, ennesima, proroga dei contratti in vigore. Questa volta, pare, imputabile al cambio della guardia nell'organo dirigente del gruppo FS competente nel settore. Le aspettative, i timori, presso tante Associazioni Dopolavoro Ferroviario, per uno sblocco positivo sono ai massimi livelli, perché gli introiti derivati dalle mense rappresentano una voce rilevante, per alcune Associazioni DLF addirittura vitali. Queste situazioni, fino a quando non verranno superate, avranno, come conseguenza più immediata, la probabile proroga, almeno di alcuni mesi, dei mandati dei Consigli Direttivi DLF in scadenza.

 La sala riunioni del DLF con il nuovo arredo.

Giovanni Vannini