COMUNICATO STAMPA DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE DLF DEL 24 LUGLIO 2002

In relazione all'articolo odierno de' "Il Giornale" l'associazione Nazionale DLF precisa che:

  1. Il patrimonio che è nella disponibilità del Dopolavoro Ferroviario è costituito da sedi sociali, impianti sportivi, aree verdi e spazi per le attività associative. Esso è stato costituito a partire dal 1925 con le risorse dei ferrovieri reperite attraverso specifiche ritenute, con il pagamento delle rispettive quote sociali, con specifiche norme di Legge (art. 45 della Legge 668/67), con risorse proprie derivanti dalle attività dei Dopolavori Ferroviari presenti in 170 città. Esso si trova oggi iscritto nello stato patrimoniale delle Ferrovie dello Stato (Rete Ferroviaria Italiana). Il dopolavoro ferroviario ne rivendica i diritti giuridici e patrimoniali commisurati agli investimenti effettuati con risorse proprie e dei soci. Il patrimonio è attualmente gestito dal DLF in "comodato gratuito". Il DLF ne richiede la proprietà e/o la stipula di un contratto per 99 anni. Gli investimenti effettuati nel corso degli anni dal Dopolavoro Ferroviario sono la base giuridica della richiesta da noi avanzata alle FS e finora non soddisfatta
  2. Su questo aspetto si è pronunciato il 21 Novembre 2001 il Senato della Repubblica che con apposito O.d.G. G.3.151 Testo 2, accolto dal Governo per voce del Sottosegretario On. Armosino, riconosce l'esigenza "di salvaguardare i legittimi interessi patrimoniali e giuridici del Dopolavoro Ferroviario e dei soci maturati in relazione agli investimenti realizzati".
  3. Il costo per FS del Dopolavoro Ferroviario è inferiore a 20 miliardi di vecchie Lire su un totale di costo del lavoro per Ferrovie dello Stato di oltre 8.000 miliardi (meno del 2,5 per mille). Esso comprende, oltre al contributo ordinario che ci viene riconosciuto per contratto (5 miliardi), anche il costo delle assenze dal lavoro per le attività del DLF e l'onere delle utenze a carico di FS. Sono costi in trasparenza, di molto inferiori a quanto spendono aziende di analoga dimensione per le attività ricreative dei loro dipendenti.
  4. Lo statuto del DLF Nazionale e gli statuti dei DLF territoriali non prevedono legami tra DLF ed Organizzazioni Sindacali. I dirigenti del DLF sono eletti dai ferrovieri soci del DLF (95% del totale) rispondono del loro operato direttamente ai loro elettori.