DAL QUOTIDIANO "IL GIORNALE"
DEL 24 LUGLIO 2002

Il tempo libero gestito dai sindacati comprende migliaia di lavoratori, 1.100 solo nel Dopolavoro Ferroviario. E questo è il caso più emblematico con 150 miliardi di Lire di investimenti: la gestione è divisa fra le tre maggiori categorie, impossibile candidarsi senza la tessera. La parte del leone è della Cgil. Ma c'è anche il patrimonio nascosto: i dopolavoro usufruiscono in comodato gratuito di immobili FS per un valore di 300 miliardi di Lire. Le ferrovie mettono a disposizione dei gestori del DLF 245.992 metri quadrati coperti e 1.108.834 scoperti. Non si paga l'affitto, come neppure le utenze, tranne il telefono. Ma nonostante questo, il bilancio è spesso in rosso.

La Redazione